Piz d´Emmat Dadaint - 2927 m

Si trova a metà strada fra il Passo del Maloja a S e lo Julierpass a N, sulla catena che separa i due valichi. Se osservato da S è un imponente cono detritico, a N presenta invece un’alta parete rocciosa, mentre ad E la Fuorcla Grevasalvas lo divide dal più rinomato Piz Lagrev. Questa ampia sella può essere raggiunta:
1°) da S
dalla località Plaun da Lej, sulle rive del Lej da Segl, seguendo il sentiero segnalato che passa dal bel villaggio di Grevasalvas;
2°) da N
dalla località La Veduta, due tornanti sotto lo Julierpass.
In questo secondo caso il dislivello è inferiore di circa 400 m. La via normale di salita si svolge poi lungo la cresta E, che inizia proprio alla Fuorcla Grevasalvas. Tale cresta può essere suddivisa in due parti:
- la parte inferiore ha orientamento SE rispetto alla vetta e non è facile in quanto presenta diversi pinnacoli. Riguardo alla difficoltà la guida del CAS (Clubführer Bündner Alpen 6 – Vom Semptimer zum Füela) non riporta alcuna indicazione, bisogna più semplicemente aggirarla a destra o sinistra;
- la parte superiore è invece larga e detritica e non presenta difficoltà.
La vetta è costituita da una serie di torrette quasi della stessa altezza, separate da intagli poco profondi e disposte lungo l’esposto e non semplice filo di cresta, lungo circa 20 m. L’ometto in sassi è posto su quella meridionale e viene raggiunto per un facile gradino roccioso. Il punto più elevato si trova al vertice della torretta più a N e può essere raggiunto aggirando senza difficoltà le torrette lungo il pendio detritico di sinistra (W) e poi risalendo la torretta, alta 6 o 7 m, da N, con passaggi di II° (vedi terza immagine di dettaglio). Se si vuole raggiungere solo la torretta con l’ometto in sassi, l’escursione può essere valutata di difficoltà EE, sia per l´itinerario di salita, sia per quello di discesa. Il panorama è esteso in tutte le direzioni, tranne verso E, dove domina l’imponente mole del Piz Lagrev.

Dal Passo del Maloja si prosegue fino a Silvaplana, dove si prende la strada per lo Julierpass. Oltrepassata la sella del passo si scende al secondo tornante, in località La Veduta e si parcheggia nell’ampio piazzale sulla destra.

Dal parcheggio si attraversa la strada e seguendo le indicazioni di un cartello si imbocca una stradina sterrata verso sinistra. Dopo circa 20 m si abbandona la stradina e, verso destra, si prende il sentiero segnalato con bandierine di colore bianco-rosso-bianco che in direzione SSW risale alcuni dossi erbosi, fino a quello di (q. 2449 m). Dalla sommità di questo dosso si domina la sottostante conca con il Leg Grevasalvas (q. 2390 m) ed è visibile gran parte dell’itinerario di salita, con al centro l’ampia Fuorcla Grevasalvas e a destra la massiccia mole del Piz d’Emmat Dadaint. Dal dosso si scende quindi nella conca, perdendo 60 m di dislivello. Il sentiero, sempre ben segnalato, aggira poi il lago a destra e prosegue verso S nell’ampio vallone. Con un bel percorso fra vallette, dossi erbosi e rocce multicolori, si sale con moderata pendenza sotto le pendici orientali del Piz d’Emmat, fino a raggiungere la Fuorcla Grevasalvas (q. 2688 m). Circa 200 m prima di raggiungere la sella, si potrà notare che il pendio E della montagna, costituito da sfasciumi e risalti rocciosi da aggirare, è facilmente accessibile, ovviamente l’ascesa può essere affrontata anche da qui, ma lo percorreremo in discesa. Raggiunto il valico si scende sul versante opposto per circa 50 m e poi si traversa ad W un facile ma erto pendio di ganda, allo scopo di aggirare la difficile cresta iniziale. Si risale poi un ripido pendio detritico, appoggiando le mani sulle rocce basali della cresta per aiutarsi nella progressione, ma si può anche salire più a sinistra, su detriti instabili. Non ci sono tratti particolarmente impegnativi o esposti e si raggiunge la dorsale a monte delle guglie. Seguendo ora la larga ed elementare cresta si raggiunge l’ometto di sassi posto sulla torretta meridionale. Il punto culminante viene raggiunto come citato nell’introduzione.

Dalla vetta è ben visibile l’ampio pendio detritico a sinistra della cresta E (vedi seconda immagine di dettaglio). Si scendono i primi 200 m di cresta e poi, senza percorso obbligato, si divalla in prossimità di un piccolo nevaio. Il percorso è sempre evidente, nella parte bassa si aggirano alcuni risalti per facili canaletti, oppure si scende più a destra, sotto la cresta, fino a raggiungere il sentiero segnalato.

L’itinerario di salita dalla Fuorcla Grevasalvas	L’itinerario di discesa dalla vetta	La torretta di vetta da N

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