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Croda Bianca - Spigolo Fanton - 2841 m


Relazione della salita - Cima n° 1206


Via Normale Croda Bianca - Spigolo Fanton

La Croda Bianca
Regione: Veneto (BellunoItaliane

Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Dolomitiche - Gruppo Antelao Sorapis

Provincia: Belluno

Punto di partenza: Rif. Bajon-Elio Boni (q. 1828 m), Domegge di Cadore

Versante di salita: E

Dislivello di salita: 1100 m - Totale: 2200 m

Tempo di salita: 4,30 h - Totale: 8,00 h

Periodo consigliato: estate - primo autunno

Valle: Centro Cadore - Altre cime della Centro Cadore
Punti di appoggio: Rif. Baion Elio Boni (q. 1828 m) - Domegge di Cadore
Tipo di via: Via di roccia
Tipo di percorso: Via di roccia
Difficoltà:   E - AR - III - PD (scala difficoltà)
Attrezzatura:
Valutazione:
Libro di vetta: si
Cartografia: TABACCO N. 16 - Dolomiti del Centro Cadore 1:25000
Autore: Ernesto M.  Profilo di Ernesto M. - Altre salite dell'autore
Data della salita: 17/08/1993
Data pubblicazione: 27/10/2009
N° di visualizzazioni: 26215
N° voti: 3 - Voto medio: Voto 5 stelle

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Introduzione:

La Croda Bianca con il suo marcato, elegante spigolo SE, domina il paesaggio del Centro Cadore ed è, con l’Antelao, la montagna più individuata e visibile della zona. Lo spigolo (salito dai fratelli Umberto e Arturo Fanton di Calalzo il 30.6.1910) è un percorso di alpinismo facile, immerso in un ambiente solitario e grandioso e con divertenti tratti di arrampicata. L’impegno complessivo per la salita e il ritorno è fisicamente notevole, perché l´itinerario si svolge in gran parte fuori dalle zone battute e su terreno molto vario, con tratti che richiedono concentrazione e attenzione.


Accesso:

Dal Rifugio (raggiungibile in automobile da Lozzo di Cadore per Pian dei Buoi), si segue il sentiero segnavia 262 per il Rifugio Chiggiato. Dopo una breve discesa, si sale nel bosco e poi in mezzo ai mughi. Giunti sotto il pendio che sale a Forcella Peronat (lo spigolo si eleva proprio di fronte), si lascia il sentiero e si sale a destra per traccia nell’erba, rimontando il pendio verso la forcella (indicazione in vernice su masso: “Forcella Peronat”). Si segue la traccia che, con numerosi tornanti in moderata pendenza, porta in alto. Giunti all’altezza dell’enorme cengia inclinata che porta sullo spigolo, consentendo di raggiungerlo ad 1/3 d´altezza, si traversa a sinistra il pendio e poi per ghiaie e massi ci si porta alla base della cengia (bollo rosso). La si risale su erba e ghiaie fino ad arrivare sul filo dello spigolo, su un terrazzino con ometto.


Descrizione della salita:

Una freccia indica la salita in un canalino d’erba e rocce subito a destra dello spigolo (I, pass. II). Dopo 60 m circa si giunge ad una cengia, dalla quale si sale uno stretto camino poco a destra dello spigolo, con un masso incastrato (10 m, II e III, ch.; si può salire un canalino più a destra), fino ad un´altra cengia. Si scala una paretina più ripida, sempre a destra dello spigolo (20 m, III, 2 ch. con cordini, tratto chiave), oltre il quale inizia la seconda grande terrazza ghiaiosa. La si risale lungamente seguendo tracce, segni rossi e ometti per 100 m di dislivello su ghiaie e roccette, allontanandosi e poi riavvicinandosi allo spigolo. Giunti ad un terrazzino sul filo, si risale un canalino inclinato a destra (30 m, II), alla base della parete strapiombante che caratterizza lo spigolo fino all’anticima. Si ritorna un po’ a sinistra per rocce appoggiate, per obliquare ancora a destra (pass. II, segni rossi) fino ad uno spuntone in dal quale si vede il Rifugio. Non si segue la cengia inclinata che riporta sullo spigolo, ma si sale per qualche metro la soprastante paretina inclinata (5 m, III) che deposita su una cengia più alta. Si sale la cengia, di roccia pulita e levigata, verso sinistra, tornando sullo spigolo. Lo si segue ora a destra ora a sinistra, scavalcando vari spuntoni e infilando un camino di buona roccia (20 m, II+) subito a sinistra del filo, e spuntando su una sella. Si traversa per 60 m a sinistra verso un arco naturale (pass. di II), dal quale si sale in direzione della vetta per un canalino (30 m, I) raggiungendo l´anticima (a sinistra inizia la discesa). Un ultimo tratto di roccette (20 m, I) e seguendo le tracce sulla cresta si è in vetta.


Discesa:

Si torna all’anticima. Si prende a destra (faccia a valle) la cengia ghiaiosa che scende verso NW verso la Forcella di Croda Bianca, fra la Croda e i gendarmi "Dante e Virgilio", sulla Cresta degli Invalidi. Oltre la forcella ed i gendarmi, si vede il crinale inclinato che permette di accedere a Forcella Marmarole. Si cammina in discesa lungo l’ampia cengia finché (80 m circa prima della forcella d’uscita) il terreno si fa insidioso e friabile. Conviene legarsi (ch. a destra). Si scende lungo la cengia inclinata, stretta e friabile, fino al fondo del canale tra la Croda Bianca e la Cresta degli Invalidi, che sprofonda con grandi salti (20 m, I). Poco prima del fondo del canale, sempre a destra, dietro uno spigolo si trova un secondo ch.. Si traversa il canale, franoso e friabile ma facile (20 m, I) fino a rocce e detriti giallastri (2 ch.). Si scende un passo delicato per poi risalire lungo la cengia di terra e ghiaia, fino ad un terrazzo sotto la forcella a destra di "Dante e Virgilio" (10 m, I, delicato, bollo e freccia). Si lascia la cengia e si salgono rocce friabili a destra di un canalino, che depositano sulla Forcella di Croda Bianca (15 m, II). Non si scende il canale che porta alle ghiaie, ma si traversa a sinistra dietro uno spuntone, oltre il quale si supera in obliquo a sinistra un ultimo salto (5 m, II) e si raggiunge la dorsale della Cresta degli Invalidi. Per tracce su ghiaie e rocce si traversa verso W a Forcella Marmarole (q. 2661 m). Dalla forcella si scende lo scosceso canale verso S, prima su rocce lisce (fune metallica), poi lungamente nel fondo finché il pendio si apre. Per ghiaie e erba si scende in fondo al vallone, fino al sentiero segnavia 262 che collega il Rifugio Chiggiato ed il Baion. Per esso (roccette attrezzate sotto la cresta della Croda Bianca e lungo un canale franoso) si torna al punto di partenza.


Note:

Splendida ascensione ad una maestosa montagna, faticosa e impegnativa ma divertente e gratificante. Dalla cima si gode un vasto panorama sulle Dolomiti. Lo spigolo è segnato in parte con bolli rossi (alcuni sbiaditi), ometti e chiodi: la linea di salita è abbastanza evidente ma non elementare. E´ opportuno procedere in cordata, soprattutto in discesa, ma anche in qualche tratto più ripido della salita.

Aggiornamento: dall'anticima alla cima è stata piantata una serie di fix, probabilmente per procedere in conserva (anche se le difficoltà non superano il 2 grado). In discesa, in prossimità dei Torrioni Dante e Virgilio, è stata creata una discesa alternativa che si mantiene più alta invece di scendere nel canale (è segnata da ometti) e dovrebbero esserci delle corde fisse (da verificare la tenuta a detta del gestore in quanto hanno diversi anni) che si ricollegano al percorso originale dietro i torrioni.


© VieNormali.it

Via Normale Croda Bianca - Spigolo Fanton - Tratto di salita
Via Normale Croda Bianca - Spigolo Fanton - Tratto molto esposto
Via Normale Croda Bianca - Spigolo Fanton - In vetta
Tratto di salita Tratto molto esposto In vetta

Zoom immagini: passare col mouse sopra le immagini per vedere un ingrandimento (attendere il completo caricamento della pagina).

Revisione: relazione rivista e corretta il 22/06/2017 dalla redazione di VieNormali.it

  



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